Le disponibilità idriche per l’alimentazione dei sistemi acquedottistici sono sostenute da captazioni di sorgenti e pozzi. L’elenco seguente descrive la denominazione delle sorgenti e dei pozzi, e in parentesi l’acquedotto alimentato.
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Gruppo Biferno (Acquedotto Molisano Destro, Acquedotto di Boiano, Acquedotto Campano, Irrigazione San Polo Matese);
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Tammaro (Acquedotto Molisano Destro);
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Sant’Onofrio, San Mauro, Palantiello, Castagna, Pozzi Pincio, Pozzi Santa Maria, Pozzi Colle dell’Orso (Acquedotto Molisano Sinistro);
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Campate, Le Forme, Pozzi Venafro (Acquedotto Campate Forme);
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Capo d’Acqua, Sant’Angelo, Fonte del Trocco, Pezzella (Acquedotto Alto Molise);
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Acquabona (Acquedotto Acquabona;
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Di Cola, Del Cretone (Acquedotto Riaina);
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Fonte Acquara (Acquedotto di Cerro al Volturno);
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Iseretta (Acquedotto Iseretta);
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Tasseta (Acquedotto di Montenero Valcocchiara);
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Sant’Angelo, Fonte Viva (Acquedotto di Rionero Sannitico);
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Fonte degli Angeli (Acquedotto di Pescopennataro);
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La Noce (Acquedotto di Miranda);
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Santa Maria in Valle, Acqua Alta (Acquedotto di Busso);
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Capo d’Acqua (Acquedotto di Campitello Matese);
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Fontanile (Acquedotto di Rotello).
Altre sorgenti e pozzi, per oltre 100 unità qui non elencate, alimentano acquedotti comunali.
L’Azienda Speciale Molise Acque assicura il rifornimento di acqua potabile ai serbatoi di 170 Comuni molisani, pugliesi e campani. Il bacino di utenza è di circa 500.000 abitanti ed il servizio idrico viene garantito attraverso un sistema di circa 2.000 km di condotte, 250 serbatoi e 35 centrali di sollevamento. Le opere acquedottistiche sono di elevato pregio ingegneristico e risultano meta di numerose visite da parte di studiosi provenienti da tutta Europa. Molise Acque rifornisce anche i consorzi di bonifica del Basso Molise per consentire l’irrigazione di circa 14.000 ettari e i consorzi per i nuclei industriali più importanti del Molise.
Il complesso sistema degli acquedotti molisani fa capo agli schemi idrici:
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Acquedotto Molisano Destro;
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Acquedotto Molisano Sinistro;
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Acquedotto Molisano Centrale;
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Acquedotto Campate Forme;
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Acquedotto Alto Molise;
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Acquedotto Basso Molise;
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Acquedotto Iseretta;
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Acquedotto di Boiano;
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Acquedotti locali: Acquabona, Acquaviva di Isernia, Busso, Campitello Matese, Capracotta, Castel del Giudice, Castelpizzuto, Cercemaggiore, Cerro al Volturno, Ex Consorzio Basso Larinese, Forli del Sannio, Fornelli, Isernia, Longano, Macchia di Isernia, Miranda, Montenero Valcocchiara, Monteroduni, Pescopennataro, Riaina, Rionero Sannitico, Roccasicura, Rotello, Sant’Agapito, Sant’Angelo del Pesco, San Pietro Avellana, Vastogirardi e Zona Ind. Basso Molise.
Schema di captazione “Pietrecadute”
Schema camera di manovra “Pietrecadute”
Schema camera di manovra “Rio Freddo”
Schema Galleria “Valico Matese”
Invaso di Liscione
ULTIMA MISURAZIONE DISPONIBILE
Data: 30/04/2024
Livello m s.l.m.: 120,45
INFORMAZIONI GENERALI Tipologia di sbarramento: Rilevato di materiali sciolti permeabili (alluvioni fluviali)
Anno di costruzione: 1967-1973
Luogo: Ponte del Liscione
Corso d’acqua: Fiume Biferno
Altezza dello sbarramento: 60 m
Superficie del bacino imbrifero sotteso: 1.043 km2
Superficie massima specchio d’acqua: 7,45 km2
Livello di massimo invaso assoluto: 129 m s.l.m.
Capacità totale: 173 milioni di m3
Capacità utilizzabile: 137 milioni di m3
Invaso di Arcichiaro
Tipologia di sbarramento: Rockfill con manto bituminoso
Anno di costruzione: 1999
Luogo: Comune di Guardiaregia
Corso d’acqua: Torrente Quirino
Altezza dello sbarramento: 89,30 metri
Superficie del bacino imbrifero sotteso: 21,80 km2
Superficie massima specchio d’acqua: 0,54 km2
Livello di massimo invaso assoluto: 853,80 metri s.l.m.
Capacità totale: 11,70 milioni di m3
Capacità utilizzabile: 11,10 milioni di m3
Invaso di Ripaspaccata
Tipologia di sbarramento: terre permeabili con manto di tenuta in materiale artificiale (alluvioni fluviali)
Anno di costruzione: dal 1976 al 1986
Luogo: Ripa Spaccata in comune di Montaquila (IS)
Corso d’acqua: fiume Volturno
Altezza dello sbarramento: 14,70 mt (Legge 584/94)
Superficie del bacino imbrifero sotteso: 224 kmq
Superficie massima specchio d’acqua: 0,705 kmq
Altezza di massima ritenuta: 12,22 mt s.l.m.m.
Capacità totale: 3,326 milioni di mc
Capacità utilizzabile: è diga di laminazione
La Centrale idroelettrica di Auduni è stata realizzata dalla Cassa per il Mezzogiorno in territorio campano ed utilizza l’acqua derivata nella galleria di Valico del Matese per la produzione dell’energia elettrica destinata a soddisfare i fabbisogni delle stazioni di pompaggio dell’acquedotto Campano-Molisano. A seguito della cessazione della Cassa per il Mezzogiorno la centrale è stata trasferita alla Regione Campania secondo il principio territoriale utilizzato per tutte le opere realizzate dalla stessa Cassa. Negli accordi avvenuti negli anni tra le due Regioni è stata assegnata, successivamente, alla Regione Molise la proprietà della centrale ed è stato definito un quadro di ripartizione delle risorse idriche disponibili dalle sorgenti del Biferno e di copartecipazione della Regione Campania alle spese gestionali ed agli interventi di manutenzione delle opere esistenti.